Dalla natura alla tavola

I nostri 6 orti

Un sistema reale di produzione delle materie prime utilizzate presso il ristorante 1 stella MICHELIN e nei servizi gourmet che offriamo ai nostri ospiti.

Il punto di partenza della ricerca creativa di Orto By Jorg Giubbani è impresso nel nome: la natura diviene una vera e propria risorsa e dispensa botanica a portata della brigata. I ritmi stagionali determinano i piatti seguendo una continua metamorfosi.

Lo chef Jorg Giubbani, con fantasia e tecnica, crea di giorno in giorno qualcosa di unico.

Mare - Orto - Montagna

I frutti dei nostri orti localizzati al mare, nell’orto e in montagna sono essenziali, come il rapporto con una selezionata rete di pastori, pescatori ed  agricoltori che ci offrono i prodotti del loro dedicato lavoro.

E’ cosi che immediatamente all’esterno del ristorante si scorgono l’Orto delle Erbe Aromatiche con le 54 varietà tra cui erba cola, finocchio acquatico, erba sale e la vasta collezione di pomodori antichi, subito accanto il Pergolato di uva ciliegiolo e uva fragola, il  Roseto da cui estraiamo l’Essenza di Orto per le basi analcoliche e botaniche, fermentati e carpioni.

Nei pressi della “Torretta” dentro le mura medievali, l’Oliveto ed il Frutteto per limoni, pernambucco, pompelmi, fichi, prugne, gelsi e pesche agostane oltre alla melanzana genovese, al pomodoro cuore di bue, alla zucchina trombetta e diverse varietà di insalate.

Fuori le mura

La Vigna in località Crovetta denominata un tempo “Sicilia” per la sua esposizione a sud,  presiede l’altura della collina: da qui proviene il vino “La Vigna Ritrovata”, prodotto e venduto esclusivamente presso Villa Edera & La Torretta, e parte delle solanacee.

In Località San Bartolomeo l’orto bio-sinergico consapevole è seguito da Bruno per coltivazioni sperimentali di frutta e ortaggi antichi oltre che da agrumi molto particolari.

A Lavagna lungo il torrente Entella, con terreno ricco di limo per verdure a foglia, si segue la coltivazione del cavolo di Lavagna e di altre brassicacee

Frisolino l’agronomo Pietro applica il biodinamico e ci fornisce patate, tuberi e radici, mele antiche (come la mela rotella, angurie, meloni, noci e nocciole misto Chiavari), funghi e frutti di bosco che qui danno il meglio di sé.